Ciolina, Giovanni Battista

Ciolina, Giovanni Battista

Nacque a Toceno il 15 maggio 1870. Di appena otto o dieci anni, la precoce inclinazione l'aveva sospinto alla Scuola di Belle Arti in Santa Maria dove Carlo Giuseppe Cavalli era succeduto al fondatore. Ma il suo temperamento e la sua capacità artistica dovevano essere foggiati da Enrico Cavalli.

Enrico Cavalli stava combattutamente cercando di rinnovare la pittura in Valle; per suo tramite si affacciavano a influenzare l'arte in Vigezzo: Delacroix, Monticelli, Chardin, Rousseau. Erano col Ciolina, triade affezionatissima, i condiscepoli Gian Maria Rastellini e Carlo Fornara.

Fu in quel periodo felice che il Cavalli Enrico fece un bel ritratto del Ciólína fanciullo (1886). Ciolina ebbe poi la fortuna di frequentare, come libero allievo e per due anni, la Scuola di nudo all'Accademia di Venezia. Dalla sovrapposizione di concetti impressionistici ai canoni tiepoleschi e di scuola veneta in genere doveva scaturire quel sostanzioso stile del Ciolina, paesaggista e ritrattista di pari merito.

Da allora l'attività del Ciolina, fervida e feconda, spaziò in tutti i campi della pittura, dal quadro ad olio all'affresco, dal ritratto all'acquaforte. Lavorava per vivere e quindi, con suo rincrescimento, non tutta la produzione poteva attingere il livello artistico desiderato. Gallerie, collezionisti, privati, ambirono possedere e conservano quadri del Ciolina. Alieno dalle teorie del divisionismo oscillò tra l'intimismo e il decorativo, mantenendo però fede alla tradizione impressionistica, libero ricercatore di armonie coloristiche, non senza indulgere in qualche lavoro all'espressionismo simbolico.

Le sue notazioni e l'accuratezza del disegno per rendere la natura e tutti i soggetti vivi mediante la pennellata ampia e carnosa, sono segno di un grande amore per il mondo, interpretato in serenità ed esultanza. Questo suo mondo era soprattutto la Valle Vigezzo con la freschezza florida dei suoi verdi primaverili, con il calore dei suoi autunni infiammati, con la luminosità delle nevi, dei suoi cieli, delle nubi, dei suoi branchi di pecore.

La cadenza naturalística dei suoi quadri si anima perciò di una intimità suadente che invita ad ascoltarne i battiti segreti di vita ed a innamorarsene, così come lui se n'era perdutamente innamorato. Ciò spiega perché G. B. Ciolina abbia voluto trascorrere i suoi ultimi tempi in segreti colloqui con i suoi lavori, senza nulla rimpiangere del mondo, le cui bellezze più pure aveva saputo carpire per sé e per gli altri.

Eccelse nel paesaggio e nei quadri a soggetto.  Malgrado l'età ebbe sempre mente perspicace e mano ferma. Sono tra i suoi ultimi lavori alcuni quadri di fiori buttati con un senso davvero giovanile ed alcune nature morte con peltri, piatti, caraffe, nelle quali pare profusa, quasi a disfarsene, una consumata abilità, tanto sono ossessivamente perfetti.

 

Morì a Toceno, il 29 maggio 1955.


Ciolina, Giovanni Battista
Primavera in Valle Vigezzo
Primavera in Valle Vigezzo

Dimensioni : 60X44 cm.

Ciolina, Giovanni Battista

  205,00€